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Riscaldamento a induzione

Il metodo di riscaldamento a induzione è basato sull'erogazione di energia mediante induzione elettromagnetica. Una bobina di dimensioni opportune viene posta in prossimità dei pezzi metallici che devono essere riscaldati. La corrente alternata ad alta e media frequenza scorre attraverso la bobina che induce correnti parassite nei pezzi, la cui intensità può essere controllata e modulata

Il riscaldamento avviene senza contatto fisico e riscalda solo le parti in metallo trattate. Il processo è caratterizzato da una elevata efficienza di trasferimento senza perdite di calore.

 

La profondità di penetrazione della corrente generata è direttamente correlata alla frequenza di lavoro del generatore utilizzato. Maggiore è la profondità di penetrazione, più le correnti indotte si concentrano sulla superficie. In questo caso, l'omogeneità del riscaldamento su una massa rilevante può essere ottenuta solo grazie al principio di conduzione termica, che consente il trasferimento del calore in profondità.

Diminuendo la frequenza di uscita, è possibile aumentare la penetrazione delle correnti indotte nei pezzi. Tali correnti sono in grado di raggiungere il centro della massa. Questo fenomeno è collegato alla permeabilità magnetica e alla resistenza del materiale trattato.

CEIA8

Il fenomeno di induzione elettromagnetica è pertanto basato su tre principi fisici:

  1. Il trasferimento di energia dall'induttore alla massa da riscaldare per mezzo di campi elettromagnetici.
  2. La trasformazione dell'energia elettrica in calore per l'effetto Joule. L'effetto Joule stabilisce che la quantità di energia elettrica dipende da: il quadrato della corrente elettrica, la resistenza della sostanza attraverso cui passa la corrente e il tempo di flusso della corrente.
  3. La trasmissione del calore all'interno della massa per conduzione termica.